La Pala dei santi Gervasio e Protasio
A Giuseppe Marchesi detto il Sansone spetta la pala dell'altare maggiore col Martirio dei SS. Gervasio e Protasio, titolari della Pieve, realizzata insieme agli ovali laterali su commissione dell'Arciprete Don Alessandro Garofali negli anni in cui questi resse la Pieve, tra il 1727 ed il 1732. Il dipinto, di impianto fortemente scenografico, è concepito quale complessa macchina barocca sviluppata su più registri, corrispondenti ad altrettante scansioni temporali e narrative: il corpo esanime in primo piano precede la scena di decapitazione che si apre al centro del dipinto. In alto, l'apparizione di Cristo e dei puttini recanti le palme del martirio si pone quale virtuoso riscatto dalle sofferenze attraverso la fede. L'elegante e monumentale ancona lignea che inquadra la tela è a questa coeva, e venne arretrata insieme alla pala a seguito degli interventi absidali realizzati dall'arciprete Cesare Samoggia tra il 1924 ed il 1929 che trasformò la pianta da rettangolare a semicircolare.
Gervasio morì sotto i colpi dei flagelli, Protasio venne invece decapitato.